In Microsoft, la sostenibilità non è qualcosa che facciamo, ma è parte integrante della nostra attività e del nostro business.
Per oltre un decennio, Microsoft ha costantemente sviluppato innovazione e investito in tecnologie per promuovere una riduzione progressiva del suo impatto sull’ambiente. Abbiamo iniziato il nostro lavoro organizzando meglio i nostri dati e riallineando la visione e la strategia della nostra azienda con i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel 2020, ci siamo prefissati l’obiettivo di diventare entro il 2030 un’azienda carbon negative, water positivee zero waste che protegge più terra di quella che utilizza e abbiamo costruito un computer planetario. Rendendo operativi i nostri processi, coinvolgendo in modo sempre più attivo i dipendenti, integrando sempre di più la tecnologia per ridurre i tempi e accelerare, stiamo facendo progressi verso gli impegni presi. gli avanzamenti non sempre sono lineari, quindi abbiamo un approccio aperto e valutiamo costantemente le sfide che ci poniamo e cosa impariamo per aiutare gli altri lungo la strada. Stiamo collaborando con team e partner di livello mondiale per creare soluzioni che possiamo utilizzare e condividere con gli altri.
In un mondo sempre più connesso, per ridurre le proprie emissioni occorre necessariamente considerare non solo le proprie attività ma anche l’impatto dell’intero ecosistema e quindi le emissioni indirette generate dall’intera catena del valore, le cosiddette emissioni Scope 3 – le più difficili da controllare e ridurre. Nell’ultimo anno infatti abbiamo assistito infatti a una risalita di questo dato +23% (fonte: Sustainability Report Microsoft 2021).
Per far fronte a questa necessità, Microsoft ha introdotto due diverse misure: Partner Pledge ovvero la richiesta a chi lavora con Microsoft di aderire e fare propri nuovi obiettivi di sostenibilità integrando piani per la riduzione delle emissioni e il Supplier Code Of Conduct, ovvero un codice che delinea le linee guida in termini di etica, inclusione e sicurezza che le aziende che lavorano con Microsoft devono adottare. Forniamo strumenti e risorse per aiutare i nostri fornitori a segnalare le loro emissioni di gas serra, sviluppare strategie di energia pulita e ridurre le loro emissioni legate all’energia. E forniamo accesso a finanziamenti sostenibili per la catena di approvvigionamento per aiutarli a farlo. Di conseguenza, a luglio 2021, l’87% dei fornitori di Microsoft ha comunicato le proprie emissioni, un aumento del 12% rispetto al 2020. (Fonte: Sustainability Report, pagina 6).
Una delle sfide maggiori quando si parla di sostenibilità ambientale, è quella della misurazione delle emissioni da parte di un’azienda e il tracciamento dei miglioramenti. In questo ambito, Microsoft ha di recente aderito alla Carbon Call ovvero un’iniziativa sviluppata in collaborazione con Climate Works Foundation volta ad accelerare lo sviluppo di un sistema di misurazione delle emissioni standard, affidabile e interoperabile, elemento determinante per poter raggiungere il Net Zero ovvero l’obiettivo di azzerare le emissioni nel mondo entro la metà del secolo. A livello globale, manca infatti un sistema unificato di misurazione e reportistica legato alle emissioni di gas serra. Questo rende difficoltosa la possibilità di confrontare, combinare e condividere dati affidabili, soprattutto per le aziende. Carbon Call, progetto che riunisce 20 aziende leader nei propri settori di competenza, mobilita un’azione collettiva, nonché investimenti e risorse da parte delle organizzazioni scientifiche, filantropiche e intergovernative e delle aziende per promuovere uno standard universale e semplificare il raggiungimento degli obiettivi.
Sono sempre più numerose le imprese che hanno acquisito consapevolezza sulla necessità di agire come cittadini responsabili, guidando la crescita del territorio in cui operano e generando un impatto positivo non solo economico sul proprio business ma anche sociale e ambientale. La ESG – vale a dire la Environmental and Social Governance – sta guidando una nuova modalità di fare impresa, più attenta all’ambiente e all’equità sociale.
Con The European House of Ambrosetti Microsoft in Italia condotto una ricerca su questo tema e sull’impatto che il digitale può avere nel promuovere una crescita più sostenibile, da tutti i punti di vista. È stato calcolato che entro il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere fino al 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2019, circa 37 milioni di tonnellate di CO2 annue.
Il 64% delle aziende intervistate considera la sostenibilità uno dei pilastri della propria visione e il 69% sta ridisegnando i propri processi interni in ottica di efficientamento del consumo di risorse. Il 60% intende allargare la propria visione di sviluppo sostenibile all’intera filiera. Il 42% delle aziende considera la presenza di una cultura aziendale orientata al digitale vero abilitatore del cambiamento in chiave sostenibile.
Si tratta di una sfida strategica, quella della sostenibilità ambientale, per il rilancio delle nostre aziende e dell’intero Paese in grado di accelerare non solo la ripresa, ma l’evoluzione verso nuovi modelli di business e vita più sostenibili.
Focale, in questo ambito, il tema delle competenze. Servono, infatti, professionisti specializzati e anche sul fronte Sostenibilità. Investire nel capitale umano è fondamentale, come emerge da una nuova ricerca Microsoft-BCG “Closing the Sustainability Skills Gap”: occorrono competenze digitali avanzate quali analisi e data science, ma anche competenze in ambito sostenibilità e scienze ambientali. Il tema della sostenibilità è recente, perciò tra le aziende intervistate a livello globale, il 57% dei membri dei team sustainability non ha una formazione in un campo correlato alle tematiche ambientali e climatiche. Il 68% di chi attualmente si occupa di sostenibilità proviene da altre funzioni interne all’organizzazione, solo il 40% ha maturato un’esperienza di almeno 3 anni su questo tema. È cruciale quindi portare avanti programmi di formazione su queste tematiche indirizzati sia ai professionisti, sia alle nuove generazioni. Microsoft si impegna a offrire opportunità di formazione su questi fronti anche per professionisti e giovani talenti in Italia.